Il Decalogo del Buon Allevamento

 

Cosa valutare quando si contatta/visita un allevamento? Quali sono i campanelli d’allarme che dovrebbero farci scappare a gambe levate e quali invece i punti forte che dovrebbero farci capire che abbiamo trovato l’allevamento giusto?

Ecco 10 semplici regole che possono aiutarci:

 

1. Un buon allevamento è sempre riconosciuto con regolare AFFISSO, in ordine e pulito. Se entrate in un allevamento e un forte odore non gradevole vi sorprende fin dalla porta…forse è il caso di cercare altrove.

 

2. Un vero allevatore ha nozioni su genetica, alimentazione, malattie, test. Diventare allevatore non significa solo accoppiare due gatti e fare cuccioli. Quello lo fa già la natura senza bisogno di aiuto. Allevare significa prendersi la responsabilità di trovare il tempo e la voglia di studiare, studiare e ancora studiare. Se notate scarsa (o inesistente) preparazione non fidatevi e recatevi altrove.

 

3. Un buon allevatore si impegna a fornire più informazioni possibili su ogni aspetto che riguarda la razza che alleva. La formazione che ogni allevatore ha serve non solo a dare il meglio ai propri gatti ma anche ad educare e arricchire la conoscenza altrui in modo che tutti possano fare la stessa cosa.

 

4. In un allevamento onesto le prove allergiche e le visite non si pagano. All’allevatore stesso servono per scegliere la famiglia più idonea ad un eventuale cucciolo.

 

5. In un buon allevamento i riproduttori devono essere visibili. Diffidate sempre di chi rifiuta tassativamente visite in allevamento o vi nega di vedere i propri gatti.

 

6. Un buon allevatore testa SEMPRE i propri riproduttori. Dopo esservi informati su che tipologie di test dovrebbero essere fatte sulla razza da voi scelta pretendeteli sempre, è un vostro diritto chiederli e un dovere da parte dell’allevatore farli.

 

7. Un buon allevatore è disponibile sempre, senza limiti di orario e tempo. La disponibilità è una delle chiavi fondamentali pre e post affidamento.

 

8. In un allevamento serio i riproduttori sono amati e rispettati. Non esistono allevatori che si possano definire tali che non amino alla follia i propri gatti e i loro cuccioli. Se notate distacco, freddezza, gatti o cuccioli rinchiusi in piccole gabbie…credo non serva nemmeno dirlo: SCAPPATE!

 

9. Un allevatore serio non è uno scucciolatore. Se un allevamento è troppo affollato o le gatte vengono fatte riprodurre senza le dovute pause (1 cucciolata all’anno o al massimo 3 in 2 anni) non siete in presenza di un allevatore ma di una persona che sfrutta gli animali. Sono due figure che non hanno nulla in comune.

 

10. Umiltà, gentilezza e correttezza sono le basi di tutto. Ricordatevi sempre che l’allevatore è una persona che avrete per molti anni al vostro fianco e su cui dovrete poter contare. Così come nella vita non vi circondereste mai di persone arroganti, maleducate o maligne anche nella scelta dell’allevatore consigliamo di fare altrettanto. Quando vi recate in un allevamento prima di scegliere il cucciolo scegliete la persona.

 

di Samantha, Dea, Marco, Anna

 

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